Nel corso dell’A.A. 2020/2021 il regista Giuseppe Marini sarà ospite del Centro Studi Acting e condurrà un workshop su Romeo e Giulietta di William Shakespeare.
Due giorni intensi circondati dalla poesia e dal linguaggio di un’opera immortale, un’occasione imperdibile per conoscere il metodo di lavoro di Giuseppe Marini, il suo sguardo su un testo potente e ricco di sfumature dentro il quale verrete condotti attraverso esperienze sceniche, letture e analisi: uno studio immancabile nel curriculum di attori, drammaturghi e registi.
Ai partecipanti verrà richiesta la preparazione di una scena.
“voi baciate come insegna il libro”
Una favola d’Amore e Morte amara, ambigua, visionaria, crudelissima, ma non priva di sottile ironia, che offre a Shakespeare lo spunto per una meditazione profonda sul linguaggio e sulle fatali conseguenze dell’affidamento di un raffinato strumento linguistico a personalità troppo acerbe, non in grado di coglierne la potenziale pericolosità.
Romeo e Giulietta è la tragedia di due adolescenti intrappolati nel libro, che adeguano il loro sentimento alla parola, piuttosto che il contrario, e che si inoltrano e inciampano nelle zone più estreme del discorso amoroso, quelle in cui il desiderio dell’altro convive con un morboso corteggiamento della Morte che, una volta evocata, non si lascerà più risospingere ai margini del racconto.
Con la consueta e sottilissima strategia decostruttiva, Shakespeare mette in scena la più alta e suprema celebrazione del vero amore e allo stesso tempo, attraverso una fitta rete indiziaria di rimandi e allusioni, ne rivela il carattere illusorio, mitopoietico e, in ultima analisi, codificato.
Quando in quest’opera si parla di Amore, affiorano immagini molto concrete: libro, lettura, rima, memorizzazione e recitazione che insieme lavorano a un’immagine sorprendentemente sovversiva: amare vuol forse dire leggere libri, memorizzarne il contenuto e enunciarlo quando se ne dà occasione opportuna? Pertanto l’amore potrebbe non essere affatto quel mistero che sorge in maniera autonoma dall’incontro di due anime (tanto caro alla tradizione romantica), quanto una coincidenza culturale, un comportamento altamente convenzionale, un linguaggio, un codice, un copione gia’ scritto. Ed è proprio in quel codice linguistico – frainteso – che inciampano rovinosamente i due adolescenti di Verona (già predisposti e programmati per l’amore prima ancora di incontrarsi, di innamorarsi, di conoscersi) cresciuti e addestrati a quel misterioso libro dell’Amore dove è scritto che la prova massima della sua autenticità e perfezione risiede nel fatale abbraccio con la Morte.
Giuseppe Marini
Giuseppe Marini
Regista teatrale
Biografia
Giuseppe Marinivive e lavora a Roma. Dopo un’accurata formazione artistica e una considerevole attività di attore, debutta nella regia con il suo ensemble, parol&musica, in spettacoli di forte impatto visivo e sonoro e in una scrittura scenica personalissima e mai disgiunta da forti solidità drammaturgiche.
Tra i suoi spettacoli si ricordano: QUADrat, da Samuel Beckett, Una Casa di Bambola, di Henrik Ibsen (che lo ha proiettato in una posizione di primo piano tra i nuovi registi della scena nazionale e che ha segnato l’inizio della collaborazione con la Società per Attori di Roma), Il Figliastro di Massimiliano Palmese, Un sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare (un grande successo di pubblico e critica, al quarto anno di tournée nel 2007), Tiny Dinamite di Abi Morgan, Kouros, tragedia in versi di Ludovica Ripa di Meana e Antigone diSofocle.
Nel 2006 porta in scena una sua personale versione de Les Bonnes di Jean Genet, con Franca Valeri, Annamaria Guarnieri, Patrizia Zappa Mulas, andato in scena al Teatro Argentina di Roma al Piccolo Teatro di Milano e nei più importanti teatri italiani. Nel settembre del 2007 dirige Pino Micol nel “Filottete” di Sofocle al Teatro Olimpico di Vicenza e nell’aprile 2008 firma la regia di “Amleto” di William Shakespeare presentato al Teatro India di Roma. Nel marzo del 2009 cura la regia di “Carnet de Notes” di e con Franca Valeri presentato al Festival di Spoleto e successivamente al Teatro della Cometa di Roma e nell’ottobre del 2010 porta in scena, sempre al Teatro della Cometa, il capolavoro shakespeariano “Romeo e Giulietta”, una coproduzione Società per Attori-Teatro Stabile del Veneto, poi in tournée nazionale per tre stagioni.
Successivamente, nel 2011, firma la regia della commedia di Franca Valeri
“Non tutto è risolto” con Franca Valeri, Licia Maglietta, Urbano Barberini e Gabriella Franchini, andata in scena in anteprima nazionale al Teatro Valle di Roma e in seguito in tournée nei maggiori teatri italiani.
Nella stessa stagione ha diretto Ugo Pagliai e Paola Gassman in “Wordstar(s)” di Vitaliano Trevisan, andato in scena al Teatro Goldoni di Venezia nel settembre del 2011 e in tournèe nella stagione 2012/13, una produzione del Teatro Stabile del Veneto.
Il caso Braibanti di Massimiliano Palmese, andato in scena per la rassegna del Garofano Verde e più volte ripreso a Roma e Napoli.
Oscillazioni, altro testo di Vitaliano Trevisan, andato in scena a Roma, con Giordano De Plano.
Nel 2012 La Locandiera di Carlo Goldoni, con Nancy Brilli (Teatro Manzoni di Milano, Teatro Quirino di Roma e tournèe nazionale per tre stagioni)
Il Grande Mago di Vittorio Moroni con Luca De Bei andato in scena al Teatro deiConciatori di Roma e in seguito al Teatro della Cometa di Roma e in tournée al Franco Parenti di Milano.
Il cambio dei cavalli di e con Franca Valeri, andato in scena al Festival di Spoleto e in seguito al Teatro Argentina di Roma.
Nel 2015 Mar del Plata di Claudio Fava, andato in scena al Piccolo Eliseo di Roma e in tournée nazionale
Nel 2016 Il grande dittatore da C. Chaplin con M. Venturiello e Tosca, andato in scena allo Stabile di Genova, successivamente al Teatro Eliseo di Roma e in tournée nazionale.
Nel 2017 La Classe di Vincenzo Manna, andato in scena al Teatro Marconi di Roma.
Nel 2018 portera’ in scena STABAT MATER di Antonio Tarantino, con Maria Paiato, al Teatro Eliseo di Roma e al Piccolo Teatro di Milano e tournèe nazionale. Per Rai-Radio tre ha firmato la regia radiofonica di Quartet, di H. Muller, con Annamaria Guarnieri e Carlo Cecchi
Giuseppe Marini ha alternato con una certa continuità la sua attività di regista con quella di insegnante di recitazione, con stages e laboratori in varie realtà italiane. Tra i più significativi e seguiti da molti giovani attori si ricordano gli ultimi laboratori tenuti a Roma (molti su Shakespeare e altri su Cechov e Genet).
SABATO 7 e DOMENICA 8 MARZO 2020 h.10.30/13.30 – 14.30/18.30